Se avete criptovalute non vi dirò nulla di nuovo, e cioè che i valori sono ancora bassissimi, ma il ethereum continua ad essere uno dei più colpiti, al punto da averlo raggiunto il valore più basso degli ultimi 15 mesi.
È stato nelle ultime ore che si è verificata una notevole caduta circa il 10 per cento e questo perché gli sviluppatori l’hanno riannunciato ieri un nuovo ritardo del passaggio dalla rete Proof of Work (PoW) a quella Proof of Stake (PoS). Come rivelato Bloomberg gli sviluppatori hanno riscontrato alcuni bug con PoS su una delle testnet più antiche della rete e hanno quindi deciso di ritardare la fusione.
Il motivo principale del passaggio dalla rete Proof of Work (PoW) alla rete Proof of Stake (PoS) è dovuto a ad alti costi energetici che alimentano enormi operazioni di mining di criptovaluta che vengono eseguite 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per non parlare di accumulo di schede grafiche in tutto il mondo destinato a gamer e utenti professionisti che hanno visto come tutte queste GPU sarebbero andate alle mining farm aggiungendo maggiore pressione alla filiera, già punita dal COVID, e favorendo aumenti di prezzo.
Il co-fondatore di Ethereum Vitalik Buterin ha dichiarato che la fusione potrebbe avvenire ad agosto se gli sviluppatori non scoprissero problemi importanti. Anche se è venuto anche a menzionare che la fusione potrebbe essere ritardata fino a settembre o ottobre. Tim Beiko, che coordina gli sviluppatori di Ethereum, è preoccupato che il burnout degli sviluppatori vada troppo veloce. In un’intervista con Bloomberg, Beiko ha stimato che ci fosse una probabilità dell’1-10% che la fusione non avvenisse quest’anno.
“Se lo rimandiamo, penso che dovrebbe essere un ritardo realistico per mantenere un senso di urgenza”, ha detto Tim Beiko. “Ma troppa pressione spinge le squadre a bruciare, anche questa è una situazione in cui non vogliamo trovarci”.
L’incertezza su Ethereum ha fermato la carenza di GPU e la speculazione sui prezzi nelle sue tracce
Per l’utente medio, cosa significa tutto questo? Ebbene, oggi minare Ethereum non è redditizio, e questo significa che nessuno sta creando nuove farm, poiché è irrealizzabile recuperare l’investimento fatto. Questo ha fatto sì che lo stock di GPU si sia normalizzato nel giro di pochi mesi, e che praticamente tutte le schede grafiche in commercio si stiano muovendo ai prezzi di vendita consigliati.
Inoltre, i rivenditori di GPU a prezzi abusivi sono scomparsi e, se le cose continuano così, quando anche le fattorie attuali non sono più redditizie, potremmo vedere un mercato delle GPU di seconda mano al collasso, quindi i produttori di GPU vedrebbero un forte calo delle entrate e delle spedizioni. accadrà esattamente quando avviene il passaggio alla rete PoS.