La Commissione Europea vuole che Intel paghi 1.060 milioni di euro ad AMD

Oggi si torna a parlare della famosa vertenza legale che dal 2009 ha colpito Intel e AMD. In sintesi, era il 2009 quando la Commissione Europea, la massima autorità antitrust dell’Unione Europea, denunciò che nei mesi di ottobre 2002 e ottobre 2007, Intel ha cercato di escludere AMD dal mercato dei processori x86il suo principale concorrente, attraverso il concedendo sconti in cambio di esclusività a quattro produttori: Dell, HP, Lenovo e NEC.

È stato inoltre indicato che Intel aveva effettuato pagamenti per uno scopo simile alla catena di vendita al dettaglio tedesca Media-Saturn, a condizione che il distributore commercializzerà solo PC che utilizzano solo processori Intel. Con questo movimento è stato molto difficile per gli altri produttori competere per quote di mercato, riducendo notevolmente le possibili scelte dei consumatori.

Alla fine di gennaio di quest’anno è stato annunciato che il Tribunale dell’Unione europea (CGUE) aveva annullato la sanzione di 1.060 milioni di euro che Bruxelles ha imposto nel 2009 all’Intelsostenendo che “l’analisi della Commissione è incompleta e non consente di dimostrare in modo giuridicamente sufficiente che gli sconti condizionati concessi da Intel potrebbero o potrebbero avere effetti anticoncorrenziali“, ed è per questo che il Tribunale ha parzialmente annullato la decisione della Commissione che ha inflitto a Intel questa cospicua ammenda.

Ora è questa stessa Commissione che ha indicato questo fine settimana che proseguirà con la causa, e per questo è stato presentato ricorso, quindi ora non ci resta che aspettare per vedere se questa storia finalmente finirà e chi ne esce vincitore.

attraverso: Il registro

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