Le misure per alleviare la crisi NAND Flash non funzionano: -16%

Niente funziona. Se quasi un mese fa si parlava di un’emorragia dei produttori dove molti temevano di abbassare la tapparella, ora ci troviamo di fronte a una realtà ancora peggiore. Le entrate totali NAND Flash diminuiscono di un altro -16,1% Per quanto riguarda i dati trimestre su trimestre, un’evoluzione dei precedenti e un’altra battuta d’arresto per tutti i produttori di NAND Flash, di cui, e purtroppo per loro, nessuno è risparmiato. Tutte le misure di contenimento stanno fallendo, ma pensi che questo dato sia il peggiore? Bene, ci sono anche più difficili di influenzare questa crisi in NAND Flash.

Il nuovo rapporto è più forte rispetto al precedente, nonostante il numero generale, quello -16,1% curiosamente è meglio del passato. Infatti, il volume delle spedizioni di bit nel settore è cresciuto di un marginale 2,1%, che è un dato quasi irrilevante, anche se promettente. Il problema è che, come detto, l’ASP è sceso del 15% e insieme a quel -16% di cui abbiamo parlato fa salire la cifra a ben 8.630 milioni di dollari che si sono volatilizzati.

Le misure di mitigazione NAND Flash non funzionano

Purtroppo ridurre la produzione al minimo, e anche fermarla, non sta dando i suoi frutti, non funziona nemmeno abbassare i prezzi a livelli mai visti. La crisi economica trascinata dall’inflazione e da tutto ciò che si sta vivendo sta portando il settore dei PC in un ciclo quasi senza uscita. Ad esempio, SK Group con SK Hynix alla guida del gruppo come divisione di memoria ha visto le sue entrate ridursi di a venti%.

Il gruppo, invece, nel suo complesso, è crollato a 24,8%, un quarto in un solo mese. La cosa curiosa è che SK Hynix sta trascinando l’intero gruppo, principalmente a causa del settore SSD dove è passata dal 50% del mercato sotto il suo controllo a una cifra tra 20% e 25%.

Se questa è già una debacle senza precedenti a causa delle percentuali che vengono gestite e che significano mettere in seria difficoltà un enorme gruppo della Corea del Sud, senza lasciare il Paese, andiamo da Samsung, perché ciò che era brutto prima lo è adesso… .

Il giro di timone di Samsung lo porta alla deriva

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Samsung ha voluto mettere da parte il mercato dei PC per un po’ e si è concentrata su server, laptop e smartphone. Risultato? La sua strategia è stata un fallimento, perché ha visto i suoi risultati diminuire di a 18,3% durante questo trimestre.

In NAND Flash, che è ciò che ci preoccupa, Samsung ha perso un 15,8%, quindi è quarto nelle sconfitte dietro SK Hynix, che guida i dati. Il resto dei marchi o delle aziende, come Kioxia, ha aumentato il volume delle spedizioni del 18%, il che ha contribuito ad alleviare il colpo, ma anche così ha perso un 5,9%. Che mi dici di WD e Micron?

Di male in peggio, il primo lascia uno spettacolo -21,1% ed è terzo sia per calo delle entrate che per quota di mercato. Micron, con tutto quello che è successo in Cina, è sceso di un -19,8%rappresentando il terzo calo più grande mai registrato e mantenendo quasi intatta la quota di mercato.

Il resto dei produttori in tutto il mondo ha guadagnato a 4,2%, rubando quote a tutti i colossi, che passano rispettivamente dal 3,1% al 3,9%. È l’unica buona notizia nei dati, e l’aumento è minimo, totalmente distribuito tra centinaia di aziende, quindi potremmo dire che stanno a galla a scapito della sfortuna delle 5 più grandi al mondo.

Ciò che sorprende è che stiano a galla e non vadano in bancarotta, inoltre, da molti di loro si sentono investimenti miliardari, proprio quando si trovano nel peggior momento di mercato da decenni. Continuiamo a riferire su questa crisi NAND Flash, che purtroppo non sembra fermarsi qui.

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