Dopo l’ingerenza dell’America, la Cina è molto indietro quando si tratta di produzione di chip, e dopo il duro colpo subito da SMIC, ora sorge Shanghai Microelettronica (SMEE), che ha saputo produrre autonomamente il proprio processo di produzione a 28 nm.
Ovviamente, è lontano un anno luce dai processi di produzione all’avanguardia di oggi, 3nm o 5nm, per non parlare di alcuni 7nm molto popolari, ma quando tutte le aziende occidentali ti hanno posto il veto, allora non c’è altra scelta che partire dal basso anche produrre la propria attrezzatura per la produzione di wafer.
Come detto, le macchine che rendono possibile il 28nm sono state soprannominate SSX600 e SSX500. La prima delle macchine è progettata per la produzione industriale su larga scala di linee da 8 “o 12”, mentre la seconda è focalizzata su progetti 2.5D, 3D e MEMS. Entrambi sarebbero disponibili per l’acquisto entro la fine dell’anno.
Sebbene i 28nm di SMEE possano sembrare obsoleti rispetto ai 3nm che i macchinari ASML offrono alle principali fonderie del mondo, bisogna tener conto che questa azienda cinese passerà dal suo processo produttivo più avanzato fino ad oggi, 90nm, fino a 28nm, il che implica un miglioramento notarile.
D’altro canto, Shanghai Microelettronica spera di raggiungere il 20nm nell’anno 2023 pensando ai chip 5G.
attraverso: MyDrivers