La società giapponese attribuisce maggiore importanza al rendimento scolastico fin da quando i bambini sono piccoli. Va sottolineato che si tratta di un Paese molto competitivo, dove i voti sono davvero importanti per accedere ad un’università prestigiosa e assicurarsi un buon futuro lavorativo. Per raggiungere questo obiettivo, devono controllare i bambini fin dalla tenera età e, per raggiungere questo obiettivo, il consiglio educativo di Kumamoto in Giappone hanno deciso di utilizzare robot avatar per combattere l’assenteismo.
La terra del sol levante offre ciò di insolito connubio tra tecnologia e tradizione. In tutto il suo territorio possiamo trovare antichi templi buddisti, vicino ad una città piena di insegne e grattacieli. Il Giappone non si è lasciato alle spalle quella tradizione e lo vediamo riflesso in molti aspetti della loro società. La maggior parte delle aziende e delle persone continuano a utilizzare i contanti anche se altri paesi preferiscono le carte. La carta e la forma scritta sono molto presenti, soprattutto nel settore amministrativo.
Kumamoto utilizza “robot avatar” per riportare i bambini in classe
Le scuole continuano a mantenere un metodo di insegnamento tradizionale o almeno questo è quello che abbiamo visto fino ad ora. Con la pandemia Il COVID-19 e la necessità di chiuderci in casa, Paesi come il Giappone hanno visto gli studenti spararsi a distanza. Il problema è che questo cambiamento stava generando disagio e ansia tra questi studenti, al punto che gli studenti a distanza hanno deciso di non frequentare le lezioni.
Le aule erano più vuote che mai e anche oggi, a distanza di anni dall’inizio della pandemia, c’è ancora tanto assenteismo scolastico. Per suscitare interesse verso questa tipologia di bambini, il consiglio educativo di Kumamoto in Giappone ha deciso di utilizzare robot avatar nelle aule. Si ritiene che questi potrebbero facilitare il passaggio alla vita scolastica di quegli studenti che avevano intenzione di tornare in classe.
L’assenteismo in Giappone aumenta ogni anno che passa
Di questi robot avatar, lo sappiamo Misurano poco più di un metro di altezza e hanno a tablet con microfono e fotocamera. Questi consentono allo studente a distanza di avere un’esperienza più vicina al resto della classe. Potranno partecipare alle lezioni, agli eventi e persino Parla con gli amicipoiché questi robot possono muoversi liberamente per la scuola. Sarà lo studente stesso a controllare il robot e potrà utilizzarlo per migliorare la sua permanenza in classe.
Il Giappone sta assistendo al quarto aumento consecutivo delle assenze ingiustificate e non vuole che questa tendenza continui. Nel corso del 2022, 2.760 bambini le primarie e le secondarie non hanno partecipato, più del doppio 1.283 studenti assente nel 2018. In totale, si stima che in Giappone, 244.940 studenti primari e secondari non volevano andare a lezione per 30 giorni o più. Si ritiene che ciò sia dovuto ai problemi di salute fisica e mentale causati dalla pandemia ed è per questo che si cercano alternative.
Oltre ai robot avatar che Kumamoto ha iniziato a utilizzare, altri centri educativi in Giappone li stanno testando assistenti didattici. Questi aiutano insegnare lezioni virtuali e consentire agli studenti di adattarsi gradualmente alle lezioni.