Nel novembre dello scorso anno ha visto la luce l’azienda giapponese Rapidus, con un obiettivo ben chiaro: competere con i grandi dei semiconduttori. In linea di principio, non lo farà per chip ad alte prestazioni, ma per chip a basso consumo, ma la sua tecnologia sarà all’avanguardia, a livello di Intel e TSMC se i ritardi finiranno per essere rispettati. Questa non sarebbe una notizia in quanto tale, visto che l’abbiamo già data, ma oggi dobbiamo collegarci a questa e ad un’altra: la causa di GlobalFoundries contro IBM per Rapidus. Ed è che la novità è il fatto che in mezzo a questa domanda Rapidus invierà 100 ingegneri dal Giappone a IBM negli Stati Uniti per conoscere il nuovo chip con transistor GAA a 2 nm.
La causa di GF contro IBM è andata proprio in quella direzione, poiché li ha accusati di aver passato informazioni rilevanti sui loro chip a Intel e Rapidus, dal momento che IBM collabora intensamente con loro. Che succede ora? Bene, Rapidus e IBM metteranno da parte la causa, che piaccia o no a GF, e si sono alleati ancora di più per poter competere nell’élite in soli 4 anni.
Rapidus vuole arrivarci a tutti i costi con i transistor GAA a 2 nm
Data la brevità dell’esistenza dell’azienda giapponese, per quanto abbia alle spalle, come abbiamo già visto, è davvero agli inizi. Il fatto che il Giappone sia uno dei principali paesi in termini di strumenti e attrezzature per la produzione di chip aiuta molto, ma lo sviluppo della tecnologia per creare transistor richiede qualcosa di più.
E non stiamo parlando di chiunque, è la nuova generazione che solo Samsung ha al momento e in 3 nm. Rapidus vuole raggiungere il 2 nm con GAA nel 2027 e per questo, dopo aver collaborato con IBM dal dicembre dello scorso anno, è in procinto di compilare l’R&D del blues dopo aver appreso che il suo primo prototipo era ottimale già nel 2021.
Il primo gruppo di ingegneri è già sbarcato negli Stati Uniti.
La domanda coinvolta nulla sembra fermare Rapidus, perché secondo Nikkei Asia il primo gruppo di ingegneri è già negli Stati Uniti, precisamente nel cosiddetto L’Albany Nanotech Complex di IBM a New YorkInoltre, sarebbe rimasto lì segretamente per due mesi, a quanto pare da aprile.
Dal momento che Rapidus non solo competerà con Intel e TSMC, ma anche con ASML, da allora sta creando il proprio scanner EUV che dovrebbe essere pronto per i test nel 2025, il supporto di IBM in questo senso sarà fondamentale per raggiungere 2 nm e anche con GAA.
Il presidente di Rapidus, koike atsuyoshiha detto qualche giorno fa che ci sarebbe voluto più di 1.000 ingegneri portare ciò che è stato appreso da IBM e dal Giappone a una produzione ad alto volume per vendere i suoi chip ai suoi partner in quantità industriali.
Quando il processo sarà terminato, saranno necessari solo 500 per il resto dei compiti, dedicando metà del personale a sviluppi futuri e più complessi. Il Giappone riuscirà a raggiungere con successo il 2027 con un processo litografico di prim’ordine e transistor di nuova generazione? TSMC ha dei problemi, che sembra stia risolvendo, Intel sembra avere tutto molto più sulla buona strada, ma ci sono anche dei dubbi. Vedremo GPU NVIDIA con Rapidus a 2 nm in futuro?